Ed Ero Contentissimo

Tiziano Ferro

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Ora che sarai un po'sola Tra il lavoro e le lenzuola Presto dimmi tu come farai ? Ora che tutto va a caso Ora non sono più un peso Dimmi quali scuse inventerai Inventerai che non hai tempo Inventerai che tutto è spento Inventerai che ora ti ami un po'di più Inventerai che ora sei forte E chiuderai tutte le porte Ridendo troverai una scusa Una in più.. Una in più.. Ed ero contentissimo in ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo Stringimi la mano e poi partiamo. In fondo eri contentissima quando guardando Amsterdam non ti importava della pioggia che cadeva. solo una candela era bellissima e il ricordo del ricordo che ci suggeriva che comunque tardi o prima ti dirò che ero contentissimo ma non te l'ho mai detto che chiedevo Dio ancora Ancora Ancora Qualche cosa ti consola Con gli amici il tempo vola Ma qualcosa che non torna c'è C'è che ho freddo e non mi copro C'è che tanto prima o dopo Convincendoti ci crederai Ci crederai che fa più caldo Da quando non mi hai ormai più accanto E forse è meglio perché sorridi un po'di più un po'di più. Ed ero contentissimo in ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo Stringimi la mano e poi partiamo. In fondo eri contentissima quando guardando Amsterdam non ti importava della pioggia che cadeva. solo una candela era bellissima e il ricordo del ritorno che ci suggeriva che comunque tardi o prima ti dirò che ero contentissimo ma non te l'ho mai detto che chiedevo Dio ancora Ancora Ancora Ancora E il mio ricordo ti verrà a trovare quando starai troppo male Quando invece starai bene resterò a guardare Perché ciò che ho sempre chiesto al cielo È che questa vita ti donasse gioia e amore vero E in fondo Ed ero contentissimo in ritardo sotto casa ed io che ti aspettavo Stringimi la mano e poi partiamo. In fondo eri contentissima quando guardando Amsterdam non ti importava della pioggia che cadeva. solo una candela era bellissima e il ricordo del ritorno che ci suggeriva che comunque tardi o prima ti dirò che ero contentissimo ma non te l'ho mai detto che chiedevo Dio ancora Ancora Ancora Ed ero contentissimo ma non te l'ho mai detto E dentro urlavo Dio ancora Ancora Ancora

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La chanson évoque les sentiments ambivalents d'une séparation et le désespoir caché derrière des faux semblants de bonheur. Le narrateur évoque des souvenirs joyeux, malgré les difficultés, et se souvient de moments passés ensemble, comme ce retard sous la pluie à attendre celle qu'il aime. Il parle d'inventées excuses et de tentatives de se convaincre que tout va bien, tout en exprimant une quête de sens et de réconfort divin. Au fond, c'est un mélange de nostalgie et de souhaits pour le bonheur de l'autre, même s'il n'ose pas toujours le dire. Le contexte de la chanson reflète une réalité moderne, où l'on jongle entre les attentes, les déceptions et les gestes simples qui peuvent apporter de la joie, même dans les pires moments. C’est une réflexion sur l’amour, le temps qui passe et la recherche d’un bonheur authentique, malgré les tempêtes de la vie.