Langelo Di Lyon
Francesco De Gregori
Fu la visione di Anna Maria con il rosario tra le dita Ad incantare lo stregone e fargli cambiar vita Lasciò la scena un vestito grigio lasciò un messaggio con un sorriso Diceva "parto per Lione e cerco un angelo del Paradiso" Salì sul treno che portava a Bruxelles ordinò cognac e croissants Fece l’elenco dei suoi beni futili nella carrozza restaurant Pensò alle ville e alle piscine ai pezzi rari da collezione E fece un voto come San Francesco per il suo angelo di Lione E cantò l’Ave Maria almeno i versi che ricordava Mentre guardava dal finestrino l’ombra del treno che lo portava e ad occhi chiusi sognò quei due fiumi il Rodano e la Saòne Simbolo eterno delle due anime maschio e femmina di Lyon Restò ad aspettare sul vecchio ponte pensò all’incontro di un anno fa Ma i giorni vanno e diventano mesi quattro stagioni son passate già Ora il suo abito è tutto stracciato somiglia proprio ad un barbone Gira le strade e cerca ad ogni passo il suo angelo di Lione. Stanotte nella cattedrale mille candele stanno bruciando Le tiene accese Suor Eva Maria a mano a mano che si van consumando E dentro i vicoli come in sogno trascina il passo lo straccione Il vecchio scemo fuori di testa per il suo angelo di Lione E cantò l’Ave Maria almeno i versi che ricordava mentre fissava sui vecchi muri la propria ombra che lo seguiva E attraversò quei due sacri fiumi il Rodano e la Saòne E l’acqua scura come il mistero di quell’ angelo di Lyon