Cercando Un Altro Egitto

Francesco De Gregori

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[Verse 1] Era mattino presto e mi chiamano alla finestra Mi dicono "Francesco ti vogliono ammazzare" Io domando "Chi?" loro fanno "Cosa?" Insomma prendo tutto e come San Giuseppe Mi trovo a rotolare per le scale Cercando un altro Egitto. [Verse 2] Di fuori tutto calmo la strada era deserta Mi dico meno male è tutto uno scherzetto Sollevo gli occhi al cielo e vedo sopra un tetto Mia madre inginocchiata in equilibrio su un camino La strada adesso è piena di persone. Mia madre è qui vicino. [Verse 3] Un uomo proprio all’angolo vestito da poeta Vende fotografie virate seppia Ricordo della terra prima della caduta E al posto del posto dove va il francobollo C’è un buco per appenderlo "Dove?" dico io "Intorno al collo" [Verse 4] E adesso per la strada la gente come un fiume Il terzo reparto celere controlla "Non c’è nessun motivo di essere nervosi" Ti dicono agitando i loro sfollagente E io dico "Non può essere vero" E loro dicono "Non è più vero niente". [Verse 5] Lontano più lontano degli occhi del tramonto Mi domando come mai non ci sono i bambini L’ufficiale uncinato che mi segue da tempo Mi indica col dito qualcosa da guardare Le grandi gelaterie di lampone che fumano lente I bambini i bambini sono tutti a giocare [Verse 6] Un amico d’infanzia dopo questa canzone Mi ha detto "È bellissima un incubo riuscito Ma dimmi sogni spesso le cose che hai scritto Oppure le hai inventate solo per scandalizzarmi" Amore amore naviga via devo ancora svegliarmi.

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La chanson évoque le moment où le protagoniste se réveille avec une sensation d'urgence et de danger, alors qu'il est alerté qu'on veut lui faire du mal. Dans une ambiance troublante, il se retrouve à réfléchir sur la réalité qui l'entoure, oscillant entre le calme apparent de la rue et l'angoisse qui l'habite. Des figures familières apparaissent, comme sa mère, symbolisant un lien avec le passé et la sécurité, tandis que des personnes énigmatiques, comme un poète vendeur de souvenirs, ajoutent à la mélancolie ambiante. Ce récit illustre une quête d'évasion, d’un autre monde, presque utopique, où les enfants jouent et où la vie semble paisible. Au fil des vers, le personnage oscille entre l'irréalité de ses rêves et la cruauté d'un présent devenu aliénant. Cette dualité entre le désespoir et l'espoir est centrale, révélant une réflexion sur la perte, la mémoire et le désir d’une simplicité perdue.

Le Chansonnier