Figli Di Nessuno Amianto

Fabrizio Moro

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[Intro]    [Verse 1: Fabrizio Moro] Scrivere trascrivere la vita Segnare il tuo passaggio con un coltello Spinto a forza sopra ad ogni tua ferita Guardare con gli occhi che bruciano Mentre un giorno sorge o va in frantumi Sentirsi dire Merda smetti smetti smetti Di fare quello che fai Di dire quello che vuoi Tu non devi giudicare mai nessuno Se non vivi i ca**i suoi Se non sai che nei talloni sono nate le vesciche Per la strada fatta a piedi Che ogni metro di successo ha un caro prezzo [Chorus 1: Fabrizio Moro] Noi siamo in mezzo Fra una partenza ed un traguardo che si è infranto Noi siamo corpi nell’amiant____o Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi Affamati e nel digiun__o Noi siamo figli di nessun__o Noi siamo figli di nessun____o [Verse 2: fabrizio Moro] Figli di depressione nel bene e nel male Di odio e rabbia nei confronti di ogni forma istituzionale Asciati a giocare fra le pecore fuori casa soli Figli di madri fragili insicure e un po’ volubili Figli di sette Peroni fredde alla vigilia di Natale Di percorsi di recupero    per alcolismo adolescenziale Di porte chiuse in faccia di le faremo sapere Di panni stesi la notte mentre ripeti Che ti sei rotto il cazzo. [Chorus 2: Fabrizio Moro] Noi siamo in mezzo Fra la purezza e l’inquietudine di un santo Noi siamo corpi nell’amiant____o Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi E tu non sei opportun___o Noi siamo figli di nessun____o Noi siamo figli di nessuno Noi siamo figli di nessun____o [Verse 3: Anastasio] Benvenuto al mondo stronzo piangi bravo Fallo oggi che domani festeggiamo E piangi ancora quel cordone non parli Domani c’hai vent’anni con i tarli nella testa Con la voglia di far festa con i compagni E sono trent’anni pensa Scrivi trenta con il dito sulla condensa Io che non ho mai capito cosa compensa Questo vuoto sconfinato Sento puzza di bruciato nella mia testa L’imbucato nella mia festa Vado via presto ma suvvia resta Voglio solo prender fiato nella tempesta Ma noi figli ci viviamo nella tempesta Siamo soli nella tempesta e dimmi cosa resta Quando cala il vento dimmi cosa resta [Bridge: Fabrizio Moro] Giorni migliori arriveranno Ascio parlare tutti quelli che non sanno Giorni più duri io non mi spezzo A mia bellezza nasce dal vostro disprezzo [Chorus 3: Fabrizio Moro & Anastasio] Noi siamo in mezzo Fra una partenza ed un traguardo che si è infranto Noi siamo corpi nell’amiant____o Rispetto a te pezzo di fango siamo vivi Affamati e nel digiuno Noi siamo figli di nessuno Noi siamo figli di nessun____o Noi siamo figli di nessun____o   Figli figli figli [Outro: Fabrizio Moro] Noi siamo figli di nessuno.

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La chanson évoque le sentiment d'errance et de solitude, exprimant à quel point les gens peuvent se sentir perdus et incompris, en particulier ceux qui n'ont pas reçu de soutien solide dans leur vie. Elle parle de luttes internes, de blessures anciennes, de déceptions et de combats contre des forces qui semblent les dépasser. Ces individus se définissent souvent comme des « fils de personne », soustraits aux normes de la société, porteurs de fardeaux émotionnels lourds et d'histoires complexes. Le contexte de cette œuvre reflète une réalité difficile, marquée par des expériences de vie tumultueuses, la recherche d'identité et le besoin de se libérer des attentes extérieures. La chanson souligne également le désir de changement et la résilience face aux adversités. C'est un cri de ralliement pour ceux qui se sentent invisibles ou rejetés.